Mara Calcagni e Raffaele Schettino cantano nel gruppo di studio di estetica dei modi contadini e inni di lotta, nella scuola popolare di musica di testaccio, guidato da Giovanna Marini, dal 2008.
Il valore alto della ricerca del gruppo di studio, che esiste da più di 30 anni, consiste nel valorizzare il patrimonio artistico legato ai CANTI POPOLARI del paese intero, depositario della memoria collettiva. A livello operativo il gruppo studia i canti raccolti in
La ricchezza di tali canti, la loro finezza musicale, ci ha portato ad individuare dei veri e propri 'MODI MUSICALI' peculiari in specifico all'ambiente contadino. MODI MUSICALI significa sequenze armoniche differenti rispetto alle armonie a cui siamo abituati, tipi di armonie che hanno oltrepassato il trascorrere dei secoli proprio per la loro forza emotiva e che si stanno dimenticando.
E' evidente in questo contesto che siamo di fronte ad una ricerca di carattere antropologico, o meglio, in un campo dell'antropologia: l'etnomusicologia. E' altresì evidente che siamo di fronte ad una necessità, anzi urgenza storica, di recuperare la Memoria Storica, non per semplice gusto antiquario, ma perchè le tracce di quello che siamo oggi è scritto e testimoniato dalla società di ieri, nelle sue manifestazioni popolari attraverso i secoli.
<“Dimenticare” ha la stessa radice di “demente”. Chi dimentica perde la mente, diventa stupido. Invece “ri-cor-dare” viene da “cuore” che per gli antichi era la sede della memoria.> dice Ascanio Celestini
Mara e Raffaele hanno partecipato a tre viaggi di ricerca di campo: nel 2009 a Castel Sardo durante 'L'Ufficio delle tenebre' organizzato dalla Confraternita durante la settimana santa, nel 2010 a Sessa Aurunca durante la settimana santa e a San Castrense, nel 2011 a Accettura e Materano. Il valore di queste ricerche 'di campo', oltre naturalmente a costituire una necessità di studio per raccogliere (= registrare) canti polifonici della vecchia liturgia, hanno un forte valore politico. La presenza in loco di ricercatori e studiosi venuti apposta per l'evento, conferisce importanza a fenomeni canori di squisita finezza compositiva ed interpretativa che vengono sempre più posti nel dimenticatoio ed etichettati come 'vecchi' in confronto alla massificazione e appiattimento armonico della musica leggera. Li valorizza, provocando l'interesse dei più giovani verso un fenomeno secolare che tanto sensibilizza l'essere umano, verso la propria condizione umana e sociale nella comunità.
Il coro ha fatto moltissimi concerti, in Italia e fuori Italia. Per informazioni sui prossimi concerti potete consultare direttamente il nostro CALENDARIO.
FESTIVAL PASSAGE, METZ Maggio 2011