SCHEDA SEMINARI DISPONIBILI


 

'Il teatro che danza'

condotto da Raffaele Schettino e Mara Calcagni (Groucho Teatro)


Affinché il corpo si liberi dai condizionamenti socio-culturali che modellano il comportamento quotidiano (insieme di azioni-reazioni ripetute meccanicamente), sentiamo necessario percepire e far vivere l'impulso vitale, che attraverso la custode della nostra memoria, la colonna vertebrale, muova la muscolatura e dia forma a un movimento vero e individuale che stimoli la creatività.

“L'attore traduce in impulsi fisici le proprie immagini mentali” (La Canoa di carta, Eugenio Barba).

Nel seminario saranno affrontate tecniche finalizzate all'apprendistato del proprio bios scenico, ovvero finalizzate alla presenza scenica secondo i principi di opposizione, energia da terra, equilibrio-disequilibrio, segmentazione delle varie parti del corpo (plastica), per arrivare alla costruzioni di azioni fisiche e partiture sceniche attraverso l' improvvisazione .

Verranno utilizzati elementi codificati della danza degli Orixà, danza rituale afro-brasiliana legata al Candomblè, per esplorare le proprie qualità energetiche e farle danzare.

Come costruire le azioni vocali? La voce come corpo, la forza vibratoria della voce, la scoperta della fisicità della propria voce e della singolarità di ogni voce saranno esplorate durante il seminario: tecnica dei risonatori, scoperta della muscolatura che dà sostegno alle azioni vocali e permette di incarnare in esse le proprie emozioni veritiere, utilizzando la finzione teatrale per ‘trovare il coraggio di non fingere'. La ricerca di Groucho Teatro è orientata dalla necessità di utilizzare il corpo come strumento cognitivo e comunicativo.

Per informazioni e prenotazioni: groucho@grouchoteatro.it

 

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'L'azione e le energie dell'attore' condotto da Raffaele Schettino


Il lavoro pratico dell'attore, più che ad aggiungere 'trucchetti del mestiere' consiste nel 'togliere' le resistenze, cioè nel permettere alle sensazioni e alla propria sensibilità di manifestarsi. Questo è reso possibile dalla coscienza che egli acquisisce di sé, attraverso il proprio corpo e la propria mente, evitando la 'tirannia' di quest'ultima che pur sempre è piena di sovrastrutture, nel bene e nel male. Lavorando sulla precisione e sul dettaglio. Creando resistenze di altro tipo. Incorporando i principi di opposizione, di energia della terra, di segmentazione del corpo. Creando azioni.

Affinché il corpo si liberi dai condizionamenti socio-culturali che modellano il comportamento quotidiano (insieme di azioni-reazioni ripetute meccanicamente), sentiamo necessario percepire e far vivere l'impulso vitale, che attraverso la custode della nostra memoria, la colonna vertebrale, muova la muscolatura e dia forma a un movimento vero e individuale che stimoli la creatività. Verranno utilizzati elementi codificati della danza degli Orixà, danza rituale afro-brasiliana legata al Candomblè, per esplorare le proprie qualità energetiche e farle danzare.

Un attore, oltre a recitare un testo, deve saper usare il corpo. Il nostro corpo parla e ci parla. I nostri atteggiamenti, organici nella vita quotidiana (nel senso che tutti i nostri organi partecipano nella medesima finalità di comunicare un concetto), rivelano assieme al significato letterale delle parole cosa realmente vogliamo significare. Compito dell'attore è averne coscienza. Appunto, coscienza del proprio corpo. Si tratta più che di aggiungere delle tecniche, di rimuovere dei blocchi che impediscono alla nostra intelligenza seconda, quella del corpo e della mente, di accedere ai replicas relojes de lujo segreti più nascosti del nostro essere esseri umani, della conoscenza di noi stessi, nella sua semplicità scevra da sovrastruttura e abitudini. In altre parole, della nostra ‘esserità'.

Tutto questo si riassume in un concetto: creare azioni. Un'azione è qualcosa che modifica lo spazio circostante, perché riflette l'intenzione di passare da una situazione ad un'altra. E' verbale, è fisica, è 'di contesto'. In ogni caso non è un mero movimento estetico, né tanto meno è individuabile in una grande o piccola dimensione, ma è qualcosa di più sottile ed efficace perché interiore.

Come costruire le azioni vocali? La voce come corpo, la forza vibratoria della voce, la scoperta della fisicità della propria voce e della singolarità di ogni voce saranno esplorate durante il seminario: tecnica dei risonatori, scoperta della muscolatura che dà sostegno alle azioni vocali e permette di incarnare in esse le proprie emozioni veritiere, utilizzando la finzione teatrale per ‘trovare il coraggio di non fingere'. 


Numero massimo partecipanti:14
Durata: 5 giorni consecutivi, 4 ore al giorno

Per informazioni e prenotazioni: groucho@grouchoteatro.it
Tel. 347-6442529


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'I racconti del Corpo - Dall'improvvisazione alla Composizione' condotto da Mara Calcagni

Il corso intende ricercare le possibilità comunicative del corpo, attraverso lo studio della gestualità, spontanea o codificata, e la creazione di partiture di azioni fisiche, ovvero racconti senza parole.

Si sperimenteranno diverse vie di improvvisazione, individuale, corale, relazionale, con suggestioni o libere; le improvvisazioni produrranno un materiale grezzo che verrà scolpito e amalgamato nel gruppo attraverso la composizione, cioè una forma artigianale e collaborativa di regia.

Andremo per gradi.

Partiamo dall'ascolto del respiro per acquisire coscienza del corpo come canale di passaggio dell'aria. Impariamo a far fluire l'aria, senza prenderla e senza sprecarla.

Ascoltiamo il silenzio muscolare, poi il rumore muscolare, infine prendiamo coscienza del lavoro necessario e di quello superfluo.

Una volta stabilita una connessione efficace con la muscolatura interiore ed esteriore, partiamo per il viaggio alla ricerca dell'identità fisica. Ogni corpo ha un suo modo di muoversi, perché ogni mente ha un suo modo di pensare, così ognuno ha un proprio modo di essere, anche in scena.

Il viaggio verso l'identità è la ricerca della Presenza.

Cosa faccio? Dove mi metto? Dove nascondo le mie braccia?

Sono domande intellettuali che il corpo non si pone. Il corpo fa.

Per fare è necessario prendere coscienza dell'energia che i corpi producono, delle relazioni, dello spazio in cui ci si muove, di come il corpo si muove.

Il corpo-mente sarà a questo punto pronto, pronto a raccontare, senza suono, una storia, e a metterla in relazione con le altre storie, improvvisando.

Il momento della composizione è come il gioco delle costruzioni: da singoli pezzi apparentemente amorfi si crea una forma riconoscibile, leggibile e comunicabile.

La creatività è un muscolo, e come gli altri muscoli va allenata.  

Mara Calcagni è attrice e regista di Groucho Teatro. Si forma con i maestri dell'Odin Teatret, con il Lume, uno dei più importanti gruppi di teatro brasiliano, Cezar Brie del Teatro de Los Andes, Naira Gonzalez del Centro Teatrale Umbro, James Slowiak e Jairo Cuesta del New Lab Performance, Mamadou Dioume. Dal 2010 fa parte del Magdalena Project, rete internazionale di donne che lavorano nel teatro. Dal 2008 è parte del Coro di Estetica dei Modi Contadini e Inni e Canti di Lotta diretti da Giovanna Marini.

 

Numero massimo partecipanti:14
Durata: 5 giorni consecutivi, 4 ore al giorno

Per informazioni e prenotazioni: groucho@grouchoteatro.it

Tel. 347-6442529

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'L'azione vocale: lo spazio interno e lo spazio esterno' condotto da Raffaele Schettino (Groucho Teatro)

Quando si parla di 'azioni fisiche' si intende anche 'azioni vocali': la voce fa parte del corpo, essa non può essere trattata separatamente.

Il seminario lavora la voce come corpo. In primo luogo sviluppa la struttura fisica della voce, ovvero la struttura fisica necessaria ad attivare la muscolatura, il controllo degli impulsi generati dall'allenamento energetico, la costruzione del corpo dilatato e la sua presenza scenica, la diffusione dell'energia nello spazio. Da questo lavoro si scopre la muscolatura necessaria per incontrare i risuonatori vocali, la forza vibratoria della voce, la propria voce e la dimensione fisica della voce di ogni attore. Quindi la possibilità di risuonare la propria voce nello spazio interno e la possibilità di risuonarla nello spazio intero, individuandone le differenti qualità di energia. Nel seminario saranno toccati anche alcuni princìpi dell'uso degli armonici.


Numero massimo partecipanti:14
Durata: 5 giorni consecutivi, 4 ore al giorno

Per informazioni e prenotazioni: groucho@grouchoteatro.it
Tel. 347-6442529


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'Improvvisazione, testo e messa in scena' condotto da Raffaele Schettino

 

Un attore, oltre a recitare un testo, deve saper scoprire cosa fluisce sotto al testo. Come scavare nelle intenzioni oltre le parole e il loro significato letterale? Nella vita quotidiana emettiamo dei suoni riconoscibili. Dietro una frase, però, c'è una o più intenzioni precise. ‘Leggere quello che c'è dietro le parole' si sente dire spesso. Allora un testo teatrale ben scritto descrive una minima parte di quello che vuole dire il drammaturgo, così come una nostra frase nella vita quotidiana dice una minima parte di ciò che vogliamo comunicare. Ancora una volta, come scoprire il flusso invisibile delle intenzioni, lasciando che il testo si schiuda durante il nostro lavoro? Per questo ci serviremo di alcune scene tratte da Anton Checov, che, oltre ad essere il padre della drammaturgia moderna, di indubitabile valore artistico, ci fornisce nelle sue opere eccellenti strumenti didattici. Partiremo dall'improvvisazione, per poi lasciare affiorare il testo.

Studiare un testo teatrale significa coglierne gli aspetti più profondi e nascosti. Essi, soprattutto nel caso dei grandi drammaturghi, trovano la propria origine nelle narrazioni popolari: ‘esoterismo', si intende, come indica il significato etimologico del termine, ciò che è interno, nascosto, segreto, dotato di un linguaggio che richiede e permette, attraverso un lavoro di interpretazione, lo svelamento di un senso più profondo. Le parole esprimono e rappresentano le cose, le esplicano, ne costituiscono il veicolo. Il Mondo Magico delle tradizioni popolari: una notte in cui il mondo naturale e soprannaturale si compenetrano e accadono “cose strane”, come narra Shakespeare nel “Sogno di una notte di mezza estate”. Giorni legati alla figura femminile, al matrimonio e alla fertilità o alla semina e al raccolto fino alla credenza dello sposalizio del sole con la luna. Esse generano manifestazioni collettive di carattere ricorrente, di Teatro Popolare. Qui arriviamo al nesso fondamentale: per scoprire quello che è nascosto, la vera essenza delle cose, quindi di un testo o di una storia, possiamo aiutarci con le testimonianze che ci vengono fornite dalla storia, che sono appunto Storia dell'Uomo e con forza vengono tramandate scavalcando i confini del tempo.

Raffaele Schettino frequenta il postdottorato in arte scenica presso l'Università Federale di Bahia (Brasile). Si forma in vari seminari e stage con l'Odin Teatret (in particolare con Augusto Omolù approfondendo la danza degli Orixà), Mamadou Dioume (percorso Joyselle (2009) e La Tempesta (2009), Jean-Paul Denizon (sulle ‘Tre Sorelle', 2010), Naira Gonzalez, Cesar Brie e Teatro de Los Andes (Yotala, Bolivia, 2005), Teatro Potlach, Blue Theatre, Lume Teatro. Tecnico in 2 turnè dell'Odin Teatret per il ‘Libro di Ester' (2006). Partecipa a due sessioni dell'Università del Teatro Eurasiano (Scilla, 2004, Ravenna 2006), a quella di Linea Trasversale (Nova lima, Brazil, 2007), ai Laboratori interculturali al Teatro Potlach (Fara Sabina, 2008, 2009), alla sessione ISTA al Grotowski Center (Wroclaw, Polonia, 2006), al progetto su Checov presso il Grotowski Institute diretto da Anatoli Vasiliev (2011). Fonda l'ass. Groucho Teatro (2006) di cui è attore e condirettore artistico. Fa parte del coro polifonico del corso dei Modi contadini e inni di lotta presso la scuola popolare di musica di Testaccio, guidato da Giovanna Marini (con cui partecipa a vari concerti in Italia e all'estero). Spettacoli: Nel nome del Padre (Teatro Internato-musicista e aiuto regia), Donne e resistenza (Teatro dei Venti-attore), Prometeo in Blues (Groucho Teatro-attore), Cercando Axè (Groucho Teatro-attore e regista), Parata Amletos (Groucho Teatro-attore), Brecht a Babilonia (Groucho Teatro-attore e co-regia), Gli Zii di Hendrix (Groucho Teatro-attore-narratore e musicista). 

 

Numero massimo partecipanti:14

Durata: 5 giorni consecutivi, 4 ore al giorno

Per informazioni e prenotazioni: groucho@grouchoteatro.it
Tel. 347-6442529